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Crisi di Impresa e sovraindebitamentoSoluzione negoziata della crisi d’impresa

4 Novembre 2025

Introduzione e contesto normativo

La soluzione negoziata della crisi d’impresa è stata introdotta dal Decreto-Legge 24 agosto 2021, n. 118, convertito con modificazioni dalla Legge 21 ottobre 2021, n. 147, e successivamente integrata nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019).

Questo istituto rappresenta una delle più significative innovazioni del sistema italiano di gestione preventiva delle difficoltà aziendali, in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1023 in materia di ristrutturazione preventiva e insolvenza.
L’obiettivo è promuovere un approccio anticipato, collaborativo e riservato nella gestione della crisi, favorendo la continuità aziendale e la salvaguardia del valore economico dell’impresa.

La procedura si fonda sui principi di trasparenza, buona fede e proporzionalità, prevedendo un percorso di composizione assistita che coinvolge l’imprenditore, i creditori e un esperto indipendente nominato dalla Camera di Commercio.
Essa si propone di favorire il risanamento sostenibile e il riequilibrio finanziario dell’impresa, limitando il ricorso a procedure concorsuali più invasive.

1. Finalità dell’istituto

La soluzione negoziata è concepita come strumento di prevenzione dell’insolvenza.
Permette all’imprenditore in difficoltà di avviare un confronto strutturato e assistito con i propri creditori, con il supporto di un esperto indipendente, per individuare soluzioni di risanamento idonee a preservare la continuità aziendale.

2. Modalità di accesso

L’imprenditore può presentare istanza di accesso attraverso la piattaforma telematica di Unioncamere, allegando:

  • una relazione aggiornata sulla situazione economico-finanziaria;

  • i bilanci e i principali dati contabili;

  • un piano preliminare di intervento volto al riequilibrio aziendale.

L’accesso alla procedura non implica l’apertura di una procedura concorsuale, ma rappresenta un percorso volontario e riservato di composizione negoziata.

3. Nomina e ruolo dell’esperto

L’esperto indipendente è nominato dalla Camera di Commercio competente, tra i professionisti iscritti all’elenco nazionale. La sua funzione è quella di facilitatore della negoziazione, volto a favorire soluzioni condivise e sostenibili tra l’impresa e i creditori. L’esperto non dispone di poteri gestionali o decisionali, ma valuta la sussistenza delle condizioni di risanamento e redige relazioni periodiche sullo stato delle trattative.

4. Svolgimento della procedura

Durante la trattativa, l’imprenditore:

  • mantiene la gestione ordinaria dell’impresa;

  • può richiedere misure protettive temporanee per sospendere azioni esecutive;

  • avvia con i creditori un confronto volto a definire interventi quali:

    • rinegoziazione dei debiti,

    • moratorie o dilazioni di pagamento,

    • conversione dei crediti in capitale,

    • nuovi apporti finanziari.

Il procedimento ha una durata ordinaria di 180 giorni, prorogabile per un periodo analogo in caso di trattative complesse.

Esiti della procedura

Le trattative possono concludersi con un accordo stragiudiziale con i creditori, un accordo di ristrutturazione dei debiti ex art.57 del Codice, un concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio, oppure con l’archiviazione della procedure se non vi sono prospettive di continuità.

Vantaggi e caratteristiche distintive

La procedura è volontaria, flessibile e riservata. Consente di prevenire l’insolvenza, ridurre il rischio di perdita del valore aziendale e tutelare l’occupazione, mantenendo il controllo dell’impresa e tutelando le relazioni con i creditori.

Doveri dell’imprenditore

L’imprenditore deve adottare un comportamento ispirato ai principi di lealtà, collaborazione e correttezza informativa. È tenuto a fornire una rappresentazione completa, veritiera e aggiornata della situazione aziendale e a partecipare attivamente al processo negoziale, nel rispetto del principio di buona fede.

Conclusioni

La soluzione negoziata della crisi d’impresa rappresenta una riforma di portata sistemica, finalizzata a diffondere una cultura della prevenzione e del risanamento piuttosto che della liquidazione.
Essa si pone come strumento moderno, equilibrato e coerente con il diritto europeo, in grado di sostenere la continuità delle imprese e la stabilità del tessuto economico nazionale.

Restiamo a vostra disposizione per una consulenza.

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